Quarta di copertina
Il toccante racconto di chi ha visitato i luoghi dell'orrore ed è tornato vivo. "Silvano è ritornato a Mauthausen nelle estati del 2002, con i familiari, e del 2003 con un amico. Di queste esperienze mi ha fatto vedere le foto e abbiamo parlato. Da allora conservo nella mente un'immagine, che trovo molto bella perché illumina la speranza di realizzare l'utopia di un modo diverso. All'interno di una baracca Silvano racconta "quei giorni" ai familiari. Lentamente altri visitatori italiani si fermano ad ascoltare, a domandare. La conversazione va avanti a lungo. Quando ciascuno riprende il suo giro Silvano nota una coppia in disparte. I due gli si fanno vicini. Lei parla, anche se con accento tedesco, un italiano molto corretto. Hanno ascoltato il racconto. Chiede a Silvano la conferma. Ascoltano commossi. - Ci permetta di chiederle scusa per tutto quello che ha passato e se può ci perdoni. Un abbraccio, dato con calore e i due tedeschi, si allontano, in silenzio." dall'introduzione di Massimo Giorgetti