Quarta di copertina
Un racconto per bambini e ragazzi che è innanzitutto un atto d’amore verso la nostra città: sospesa – noi speriamo per poco ancora - tra una bellezza senza parole e la bruttura dei fumi senza logica.
Persino Mariolino, a soli otto anni, lo sa: “Che posso dirti… Mi hai voluto tu tra i tuoi figli perché ogni santo giorno mi emozionassi per la tua bellezza? Che follia offendere la tua storia e il tuo fascino con quegli sbuffi di veleno!
Ora vado; ci vediamo al rientro!” dice a bassa voce guardando la marina, prima di imbarcarsi con il peschereccio del nonno.
Attorno a quest’amore viscerale ma sensato, altri tipi di amore: per la natura, per la vita che si ‘apre’ agli occhi dei protagonisti-bambini in tutta la sua contraddizione; quindi, mostrando anche il suo opposto: l’avversione e addirittura l’odio verso ciò che è diverso da noi. Poco importa se dipenda dal colore della pelle, da capelli acconciati a treccine o una povertà che lascia scampo solo a rudezza e aggressività.
La scuola come il mare sono il cuore del racconto… ma mò abbiamo detto pure troppo per i gusti nostri: leggete ‘Mariolino va per mare’ e poi ne parliamo!