Quarta di copertina
Affrontare il tema della nonviolenza, nelle sue declinazioni e sfumature, si è reso inevitabile anche per la Chiesa cattolica. Alla fine degli anni Cinquanta con l’elezione di Angelo Roncalli al soglio papale e il conseguente annuncio del Concilio Vaticano II, sfruttando l’onda di apertura alla modernità e di ecumenismo, la pace ed i temi ad essa correlati si incuneano fino a trovare un piccolo spazio nell’agenda del magistero. In questi anni si accende il dibattito di tutte quelle spinose
questioni che polarizzano le posizioni dei cattolici nell’area più conservatrice o in quella più modernista. Si discute di temi cari alla dottrina cattolica: la guerra giusta e la guerra di difesa e si accende il dibattito sull’obiezione di coscienza su cui la Chiesa cattolica è chiamata a prendere una posizione chiara in merito ai cosiddetti “obiettori eccellenti”. Attraverso lo studio dei documenti del magistero pontificio e conciliare e delle pubblicazioni di altrettanto autorevoli fonti, «L’Osservatore Romano» e «La Civiltà Cattolica», la ricerca ha messo in luce interessanti risvolti sui primi passi della Chiesa cattolica sul cammino verso la nonviolenza.