Quarta di copertina
Aurora confida in un mondo nuovo senza frontiere, senza permessi di soggiorno, tangenti clandestini illegalità. Una prof racconta la sua prigionia tra i banchi di scuola. Vera si rammarica per non concedersi più viaggi interstellari nella non-materia, dove semplicemente è. Un fenicottero rosa non capisce perché i sardi non vogliano accogliere i migranti che arrivano dall’Africa. Dominati da una piccola élite mondiale criminale, chi può dire cosa è giusto e cosa non lo è? L’unica certezza di Irene è che la legge non è uguale per tutti.
Dalle frontiere guatemalteche, alla realtà di un istituto tecnico professionale in Sardegna, dal viaggio interiore abitato da una babele di voci, alle comunità per minori in conflitto con la legge a Napoli, questa raccolta di racconti esplora una geografia umana prigioniera di frontiere visibili: linguistiche, territoriali, razziali, generazionali, frutto della paura a perdere la propria identità, il proprio status. E frontiere invisibili create da una mente prigioniera dei propri condizionamenti. Il mondo di fuori ingiusto, corrotto, il cui principio del divide et impera nutre l’arte della guerra, è una proiezione del mondo di dentro dell’essere umano in perenne conflitto con se stesso.
Come liberarci da questa condizione claustrofobica che ci mantiene rinchiusi nelle nostre gabbie mentali? Liberarci dal giudizio per accoglierci come siamo: vulnerabili? Scandagliando l’animo umano, l’autrice riconosce che il viaggio esteriore che ogni persona realizza durante la vita, ha origine dal viaggio interiore che è venuta a fare per trascendere i propri limiti e i propri confini.
il 10% del prezzo di copertina è destinato a Società Cooperativa Sociale r.l. Killia che opera con bambine e bambini orfani con disabilità. https://killia.eu
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