Quarta di copertina
Il messaggio di questa raccolta è ben semplificato nel titolo: OLTRE OGNI CONFINE, che rispecchia l’anima umana e artistica dell’autore.
«I volti di cui ci parla sono quelli di un’umanità afflitta dalle incomprensioni, dalle separazioni, dalle innumerevoli emarginazioni, dall’ingiustizia sociale e dalla violenza, perché “ogni volto/ ha una storia dolorosa/ da raccontare in silenzio; ha tanta luce/ nascosta/ che abbaglia solo/chi sa guardare/ al di là delle apparenze” […]
I luoghi sono quelli delle migrazioni, quelli di un’accoglienza negata, o quelli dei popoli colonizzati e repressi, come i Palestinesi, i Curdi, i Rom, ma anche gli stessi Sardi, oppressi dalle servitù militari e da fabbriche inquinanti e mortifere. Tuttavia i luoghi sono anche quelli della riflessione interiore […]
Le inquietudini attraversano spesso queste poesie: smussano le certezze, demoliscono le apparenze, pungolano la ricerca continua di sé, nella vita e nelle relazioni umane con gli altri e le altre […]
I sogni riempiono questo libro con un intreccio serrato di parole […]. Emblematica è la poesia “In morte di Romero”, vescovo trucidato in Salvador nel 1980, che nel suo ritmo ricorda un’aria di Lorca e di Neruda, che mostra il genere di sogni cui aspira il poeta: “Uscite prigionieri e voi/ che accettate la fatalità/ ascoltate:/ si costruisce con sudore/ la libertà/ sulle strade e sulle piazze”». Carlo Bellisai