Quarta di copertina
Questo libro è il resoconto autobiografico del viaggio intrapreso da un coraggioso sedicenne dal Ciad attraverso la Libia fino in Italia, viaggio durato diversi anni, a causa dei tentativi ripetutamente falliti di attraversare il Mediterraneo e della necessità di racimolare ogni volta da capo i soldi per pagare i trafficanti, praticando i lavori più diversi.
La narrazione, in cui le esperienze di prigionia e angoscioso dolore si alternano a occasioni di pura gioia amicale e conviviale serenità, rivela una profonda capacità di introspezione ed un’autentica spiritualità. Non è intento dell’Autore svolgere un’accurata analisi politica dei problemi dell’Africa quanto piuttosto esprimere la sincera fede religiosa che lo ha indotto all’empatia e alla condivisione in tutti i suoi incontri, lo ha illuminato e sostenuto nei momenti di sconforto e che traspare nella sua visione del mondo e dei rapporti fra i generi.
Il manoscritto originale era in arabo, l’autore lo ha poi tradotto in italiano e adattato, ma rimane nella stesura una eco del salmodiare dei versetti coranici.
Prefazione di Fulvio Vassallo Paleologo
postfazione di Francesca Citarrella